Laconi

Durante la permanenza nella Baita, l'ospite potrà aver piacere di visitare un borgo così particolare e curato, e così caro alla storia della nostra isola, la Sardegna. Ad oggi il paese ospita poco meno di 2000 abitanti, e il turista potrà apprezzarne la quiete e allo stesso tempo l'accoglienza e vivacità dei suoi abitanti, fieri del piccolo gioiello in cui abitano. Adagiato a circa 500 metri su un costone dell'altipiano del Sarcidano, per le caratteristiche fisiche del suo territorio si ritrovò ad essere sede di Marchesato fin dall'epoca bizantina. Tuttavia le prime tracce della presenza dell'uomo sul territorio risalgono al Neolitico Antico (oltre 4500 anni a.C.), datato dal ritrovamento di manufatti all'interno delle numerose grotte sparse nelle prossimità del paese. I primi insediamenti umani in questa parte della Sardegna furono senz'altro incentivati dalla presenza di numerose sorgenti naturali. Si possono individuare ancora nuraghi e domus de janas, oltre ai segni di permanenze Carataginesi prima e Romane poi; Laconi è sempre stata abitata e guardata con interesse dalle civiltà del mediterraneo.
Il paese ospita ad oggi diverse attrattive archeologiche, storiche e naturalistiche: il museo civico archeologico dei Menhir, ospitato nel palazzo Aymerich (già dimora signorile del Marchese, in stile neoclassico); la casa natale di Sant'Ignazio con annesso museo; il parco Aymerich, parco urbano più grande della Sardegna, con 22 ettari popolati da una straordinaria varietà di flora endemica e non, e ospitante il rudere del castello medievale risalente al XIII secolo.
Sarà possibile, a sud dalla Baita, raggiungere agevolmennte e in tempi brevi Punta Carradore, il punto panoramico ospitante la statua di Sant'Ignazio.
A nord-est sono invece vicine le rovine della chiesa bizantina di Santa Sofia, alla fine di un percorso forse un po' più impervio, ma in grado di regalare grandi soddisfazioni.